Attualità

Atmosfera rilassante, stile nordico, piatti veg e piante, in centro ha aperto l'Hummus Plant Cafè

Aperto dal 6 aprile, oggi alle 17:30 ci sarà l’inaugurazione ufficiale con la musica tropicale di Davide Casaccia, omaggi, buffet e la Plant guru Veronica Gasparoni

L'interno dell'Hummus Pant Cafè

ANCONA- Un locale innovativo, originale, dall’atmosfera accogliente e in stile nordico, con tanto legno, piante appese e sugli scaffali. Si chiama Hummus Plant Cafè e si trova in via degli Orefici. Una caffetteria speciale dove è possibile bere e mangiare piatti vegetariani e vegani, rilassarsi e comprare delle piantine da compagnia. Aperto dal 6 aprile, oggi alle 17:30 ci sarà l’inaugurazione ufficiale con la musica tropicale di Davide Casaccia, omaggi, buffet e la Plant guru Veronica Gasparoni. «Dopo l’esperienza di Zucchero a velò al Piano, in una zona che aveva bisogno di una ventata di novità, abbiamo deciso di accontentare i nostri clienti e di aprire anche in centro- spiega il titolare Gabriele Battistoni-. In via Torresi abbiamo puntato su un bike cafè, in via degli Orefici invece su un plant cafè. Questa via merita di riprendere la sua storia e il suo splendore. Siamo contenti che abbiano aperto anche altre attività, vogliamo contribuire alla sua rinascita». Il locale è aperto dal martedì alla domenica dalle 8:30 alle 21 per colazioni, pranzi veloci, merende e piccoli aperitivi. Si possono gustare caffè, lavorazioni con il latte, bevande, birre, piatti vegetariani e vegani dolci e salati, e ovviamente l’hummus. Si possono poi acquistare piante da appartamento di dimensione medio piccola, facili da curare, come ad esempio le succulente, Alocasia, Monstera e piante grasse. «Lo stile del locale è nordico, i materiali sono naturali, c’è molto legno, i colori tenui. Ci sono piante appese e sugli scaffali. Abbiamo voluto creare un’atmosfera rilassante- dice Battistoni-. È un posto dedicato al vivere lento, al relax, alla socialità, in cui impariamo a nutrire noi stessi e a prenderci cura delle piante. Abbiamo voluto proporre un posto che non esisteva, un concept completamente diverso da quello degli altri locali della zona».


Si parla di