Attualità

Il Centro “de Bosis” all’insegna del sociale: «Non fateci chiudere, siamo importanti»

Il Centro giovanile degli Archi, in prima linea nella raccolta cibo e beni di prima necessità in vista del Natale, rischia la chiusura

Una vecchia raccolta del centro De Bosis

Aiuto, solidarietà e attenzione per il territorio. Il Centro giovanile degli Archi “De Bosis” (gestito dalla Cooss Marche ma del Comune di Ancona), da anni, rappresenta una vera e propria istituzione cittadina. E mentre ci si sta preparando al Natale, con la tradizionale raccolta di cibo e beni di prima necessità in favore delle famiglie meno abbienti, il rischio di una chiusura anticipata rappresenta un fantasma difficile da gestire:

«L’iniziativa natalizia si è sviluppata l’anno scorso grazie anche alla mia collaboratrice Giulia Ausili – ha spiegato Mattia Polenti, uno degli operatori del Centro – Abbiamo contattato lo Spazio Comune Hèval, l’Ancona Respect e la raccolta sta procedendo a gonfie vele. Anzi, vestiti ne abbiamo tantissimi quello che magari sarebbe opportuno donare sono cibo e materiale per l’igiene. Al momento la necessità può essere questa».

Si lavora a tamburo battente, con la paura che tutto possa fermarsi da un momento all’altro: «Entro il 31 dicembre il centro dovrebbe chiudere per lavori e riaprirà una volta terminati. Pensate che a collaborare con noi per la raccolta c’è anche il Centro estivo Montessori dei responsabili Claudia Ausili e Sabrina Ceselli. Facciamo del sociale, viviamo di solidarietà verso il prossimo, non fateci chiudere. Se dovessimo farlo, con la struttura chiusa, resterebbe un operatore senza riferimento e con orario ridotto. Non sarebbe di certo una buona cosa per tutte le nostre attività, tra cui ovviamente la raccolta di Natale».  


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