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Parco del Conero, forestali a cavallo: «Ne servirebbero di più, lo spazio è grande»

Il comandante Nardi ha effettuato un sopralluogo all’interno del Parco con l’unica pattuglia a cavallo delle Marche che è di istanza presso il Parco del Conero

Il colonnello in visita al Parco del Conero

Il Colonnello Roberto Nardi, Comandante provinciale dei Carabinieri per la Tutela Forestale, in visita al Parco del Conero. Presenti il presidente Daniele Silvetti e il direttore Marco Zannini. 

Il comandante ha effettuato un sopralluogo all’interno del Parco con l’unica pattuglia a cavallo delle Marche che è di istanza presso il Parco del Conero e che opera attivamente al monitoraggio e al pattugliamento dei 6mila ettari di estensione pur avendo una giurisdizione più ampia che arriva fino a Castelfidardo e Loreto. «Il nostro auspicio – ha detto Silvetti – è che alla pattuglia in servizio se ne possa affiancare presto un’altra e che i due cavalli “Orione” e “Oblio” abbiamo altri colleghi a quattro zampe con i quali dividere gli importanti e gravosi compiti per i quali sono stati addestrati». «Il loro contributo è particolarmente prezioso per raggiungere velocemente ed in maniera sostenibile anche le zone più impervie del Parco».

Il Reparto a cavallo dei Carabinieri Forestali opera a stretto contatto con la struttura del Parco del Conero. «Lavoriamo in grande sinergia ormai da anni – ha detto il direttore Zannini – pur nel rispetto delle proprie competenze. Il presidio di un territorio ampio e antropizzato come quello del Parco del Conero richiederebbe ulteriori risorse anche a cavallo».


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