Cronaca

Recuperati oltre 318mila euro nelle Marche ma pochi Comuni aiutano

Solo quattro Comuni nella provincia anconetana hanno svolto attività di contrasto. Ancona è la più virtuosa

Foto di repertorio

«I comuni possono disporre totalmente di quanto recuperano nell’ambito delle attività di contrasto dell’evasione fiscale, ma solo pochissime amministrazioni comunali lo fanno, nelle Marche appena 18, neppure l’8% del totale». Il segretario generale Uil Marche, Graziano Fioretti, commenta i dati elaborati dal servizio Politiche Territoriali della Uil su dati del Ministero dell’Interno relativamente al contrasto all’evasione fiscale. «I dati che emergono dall’analisi – prosegue Fioretti - sono piuttosto scoraggianti, considerati gli elevati tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa anche nella nostra regione. Basti considerare che i 18 comuni che si sono impegnati in questa attività hanno recuperato, nel 2017, oltre 318 mila di euro (oltre 13 milioni di euro a livello nazionale)». In particolare il comune più attivo nella nostra regione è stato quello di Ancona, che ha recuperato più di 128 mila euro, seguito da Ascoli Piceno con oltre 78 mila e Pesaro che ha sfiorato i 40 mila. Nella provincia di Ancona hanno svolto attività di contrasto solo Jesi, Ostra Vetere e Senigallia. 

«Chiediamo a questi comuni – è l'appello di Fioretti - di rafforzare il proprio impegno, ma soprattutto ci rivolgiamo a tutti gli altri oltre 200 comuni che non ci hanno neppure provato, sapendo che queste risorse sono preziose per far quadrare i bilanci dei comuni all’interno dei quali poter inserire iniziative per i cittadini, potenziare servizi o crearne di nuovi, per la cura del territorio e per abbassare le tasse a livello locale. Sicuramente quanto previsto dalla Finanziaria in tema di condono fiscale non incoraggia i Comuni ma la tendenza in generale è, comunque, quella di una diminuzione dell’attività di contrasto, tanto che sin dal 2015 gli importi recuperati sono in calo, tra il 2016 e il 2017 di ben il 13%. Eppure, è di fondamentale importanza che gli amministratori comunali, che spesso sostengono di dover tagliare servizi e aumentare le tasse per mancanza di risorse comprendano la portata dei benefici effetti sociali prodotti, anche perché una lotta serrata all’evasione fiscale e contributiva permette concretamente di ristabilire equità e giustizia sociale».


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