Cronaca

Casapound, destre a favore. I Radicali: «Lasciamoli fare ma vigiliamo»

Alle 17 sigle di sinistra che hanno chiesto la revoca della sala per la presentazione del saggio si contrappone il pensiero della destra. Radicali cauti: «Rispettino la legge»

Foto di repertorio

I radicali e le destre che ne pensano? Sulla questione della presentazione del libro di Casapound alla Fiera della Pesca i primi ci vanno con i piedi di piombo, ma senza chiusure a priori. «Il libro di cui si parla è già uscito, alla presentazione sarà presente la Digos e la stessa Casapound dice che non si tratta di apologia del fascismo. Quindi lasciamoli fare, ma sempre monitorando l’evento- sostiene il segretario Enzo Gravina, segretario dei Radicali Marche - se poi si verifica qualche reato, che scatti la magistratura. La libertà di espressione è sacrosanta, ma se va contro una legge vigente o si cambia quella legge o la si fa rispettare».

A favore dell’evento anche il forzista Daniele Berardinelli: «Casapound è riconosciuta a livello nazionale e partecipa alle elezioni, quindi immagino che il ministero abbia fatto dei controlli per capire se è compatibile con le leggi attuali. Se lo è mi sembra difficile poter negare una sala, penso sia importante ascoltare le idee di tutti, se non si è d’accordo si può contestare anche aspramente. Non vorrei che si arrivasse all’ipotesi contraria, ovvero che qualcuno decidesse di non dare una sala a un’associazione di estrema sinistra. E non vorrei arrivare, in generale, a un vulnus di democrazia».

FdI-An accoglie con favore l’iniziativa: «Qui parliamo della presentazione di un libro e già questo dovrebbe rappresentare qualcosa di importante dal punto di vista culturale- spiega il portavoce comunale Angelo Eliantonio- è chiaro che poi si può non condividere il contenuto di quel libro o la considerazione personale dell’autore, ma nel 2017 sentire parlare di fascismo e antifascismo è anacronistico e stucchevole. Le 17 sigle che hanno criticato sono chiuse in un mondo parallelo, ovattato e fuori dalla realtà. Se non avessimo avuto il congresso nazionale a Trieste sarei andato a quella presentazione, il libro apre il dibattito a possibili alternative del sistema economico che sta distruggendo nazioni europee e sarebbe bene che molti della sinistra andassero a sentire di cosa si parla». Eliantonio fa anche notare che otto mesi fa la stessa Accademia di Babele, associazione che ospiterà l’evento il 2 dicembre, ha organizzato un evento del Pd e che la sala della Fiera della Pesca: «E’ un posto aperto a tutti, trasversale ed è una risorsa che mancava alla città».

Sandro Zaffiri, consigliere regionale della Lega Nord: «Sono contrario all’evento in senso politico. Credo che quell’evento sia l’inizio di una competizione elettorale e se fosse così sono un po' preoccupato perché toglierebbe un bacino di voti dal centrodestra, ma credo che dopo 70 anni Casapound può dire la sua. Non creeranno mai i problemi che teme la sinistra, ma certamente bisogna chiedersi perché nascono questi movimenti». Per il resto, Zaffiri si limita a un’analisi politica: «Più chiasso si fa intorno a una manifestazione e più acqua si porta al mulino di quella forza, parlarne molto è un errore politico non indifferente».


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