Cronaca

Lucia Annibali socia benemerita dell'associazione Nazionale dei Carabinieri

L'avvocatessa pesarese "simbolo della forza, del coraggio e della ferma riaffermazione dei principi di legalità". Annibali: "I Carabinieri sono per me una famiglia. Gli voglio bene"

Un esempio di forza per tutti, anche per i Carabinieri. Lucia Annibali, l'avvocatessa pesarese fatta sfigurare con l'acido dall'ex fidanzato, condannato a 20 anni, è stata nominata socia benemerita dell'Associazione Nazionale dei Carabinieri-Sezione di Pesaro come "simbolo della forza, del coraggio e della ferma riaffermazione dei principi di legalità".

Durante la cerimonia erano presenti anche i suoi familiari, la mamma e il fratello. Lucia ha ricevuto le insegne dell'Associazione ovvero foulard, cappellino e borsa, una tessera e una targa.  Visibilmente commossa ma anche raggiante, per Lucia i Carabinieri rappresentano una famiglia.

«Mi sento davvero molto onorata di ricevere questo riconoscimento. Sono commossa ed emozionata. Devo dire che per me i Carabinieri sono diventati degli amici, una famiglia a cui voglio davvero tanto, tanto bene - dice Lucia -.  Ci sono dei momenti che non dimenticherò mai come ad esempio, la sera che sono stata aggredita. I carabinieri sono subito corsi. Io non potevo vederli però ero lì stesa, parlavo con loro e gli ho detto quello che era nella mia mente. Loro erano lì. Erano lì al pronto soccorso per me. Già da quel momento si è creato un rapporto che poi sarebbe diventato davvero speciale. E lo stesso quando sono stata in ospedale, ero mezza cieca e da lontano, per sopravvivere mi arrivavano le notizie di questi Carabinieri fantastici che stavano acciuffando i cattivi per me. Questo ha contribuito alla mia forza e a farmi lottare ogni giorno. Non smetterò mai di ringraziarli per avermi dato la giustizia e per essermi stati vicino anche in tribunale come degli amici, degli angeli custodi».

«Lucia è stata per noi un'amica. La sua stretta collaborazione con gli investigatori di Pesaro ha permesso di costruire un eccellente sistema di indizi e prove che ha consentito di assicurare alla giustizia i presunti autori dell'aggressione. Si è rivelata una ragazza che ora più che mai è piena di vitalità e voglia di stare in mezzo alla gente» commenta il comandante della Legione Cc Marche, gen. Claudio Cogliano.


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