Cronaca

Botte dal padre e minacce dal fratello: «Ti taglio in quattro con la motosega». Condannati

Imputati padre e figlio. Avrebbero picchiato e intimorito una 26enne con la quale c'erano rapporti tesi. La giovane è stata colpita anche con una stampella

OSIMO - Il padre era accusato di lesioni aggravate perché avrebbe picchiato la figlia in auto dopo un litigio, usando poi anche una stampella. Il fratello aveva una doppia accusa, minacce aggravate e continuate e violazione di domicilio. A due anni dai fatti il tribunale ha condannato entrambi. Il primo a sei mesi, con la pena sospesa ma subordinata alla partecipazione di un percorso di recupero, il secondo a 400 euro di multa per minacce aggravate e continuate, per la violazione di domicilio è stato assolto. La sentenza è stata emessa oggi. Da settembre 2021 ad agosto del 2022 una 26enne avrebbe vissuto una situazione difficile in casa. Minacciata di morte dal fratello e picchiata dal padre. Il fratello, 23 anni, con problemi di tossicodipendenza, un giorno avrebbe fatto irruzione in casa, dove la giovane abitava con il genitore, armato di coltello e motosega. «Ti taglio in quattro - l'avrebbe minacciata -ti ammazzo, non importa chi chiami, ci riuscirò, ti spacco la faccia». Il giovane non avrebbe avuto un buon rapporto con lei, per rapporti tesi andati avanti da anni e in più avrebbe fatto uso anche di sostanze stupefacenti. Il padre, 49 anni, l'avrebbe fatta finire in ospedale. con sette giorni di prognosi, dopo una aggressione avuta in auto per un diverbio. Gli episodi, raccontati in tribunale a dicembre scorso, davanti al giudice Carlo Cimini, dalla 26enne, risalgono a due periodi diversi.

Il 13 agosto del 2022 sarebbero avvenute le percosse da parte del padre. Quel giorno dovevano andare a vedere una nuova casa dove ci si voleva trasferire la 26enne. All'interno della vettura era scoppiato un litigio. Il padre avrebbe chiuso le portiere e avrebbe iniziato a colpire la figlia. In aula giovane, nella testimonianza aveva riferito come l'uomo l'aveva tirata per i capelli, colpita in faccia con i pugni e rotto anche gli occhiali che indossava. Poi avrebbe preso una stampella della nonna della ragazza, accorsa a vedere perché sentiva urlare, per percuoterla anche con quella. Gli episodi che riguardano il fratello, che non viveva con la sorella e il padre, sono di settembre del 2021 e novembre 2022. Arrivato a casa, dopo un incidente, aveva impugnato una motosega per sfondare la porta di casa e raggiunta la sorella l'avrebbe minacciata di tagliarla in quattro. Poi si sarebbe presentato con un coltello da cucina gridandole: «Ti uccido, ti taglio la gola». La sorella era riuscita a fuggire in giardino e a chiamare i carabinieri a cui poi ha denunciato tutto. La 26enne era parte civile nel processo con l'avvocato Laura Catena. Il padre era difeso dall'avvocato Edoardo Massari e il fratello dall'avvocato Bernadette Verducci.


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