Operazione Bistrot, revocati i domiciliari per la 31enne proprietaria del negozio
Nei suoi confronti erano scattati gli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico. Il Tribunale del Riesame ha accolto venerdì l'impugnazione della difesa
Revocati gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per la 31enne anconetana residente a Polverigi, accusata di spaccio e autoriciclaggio nell'ambito dell'operazione Bistrot. Il Tribunale del Riesame ha accolto venerdì 7 maggio l'impugnazione della difesa.
I carabinieri del Comando provinciale di Ancona il 28 aprile avevano emesso quindici misure cautelari e tra questi vi era anche quella nei confronti della trentenne. Secondo gli investigatori, infatti, il suo negozio di abbigliamento nel centro di Ancona (chiuso da dicembre del 2020) era una lavatrice per i guadagni illeciti del compagno. Anche lui era stato arrestato per spaccio nell'ambito della stessa operazione. Le indagini dei militari andavano avanti dal 2019 e cioè quando a Falconara un 18enne aveva denunciato per estorsione un connazionale di origine tunisina da cui era stato minacciato di morte per un debito di droga da 18mila euro.