Cronaca

Picchiato dai bulli alla fermata, il racconto del papà: «Mio figlio non prende più l'autobus da solo»

Subire l'attacco del branco è qualcosa che lascia il segno. Lo sa bene un 14enne anconetano che a maggio di quest'anno è stato strattonato e preso a calci da un gruppo di dieci ragazzini minorenni dopo essere sceso dall'autobus vicino corso Stamira. Sono passati sette mesi da quel giorno e, nonostante i responsabili siano stati identificati e denunciati, il dolore e il trauma per aver subito un episodio simile non è cosa che un tribunale può curare. «Mi sveglio tutte le mattina alle sei meno un quarto - dice il papà della vittima - per portarlo a scuola perché lui non se la sente di prendere l'autobus. Per fortuna ha cambiato scuola e ora va alle superiori, ma quell'episodio ci ha toccato profondamente in famiglia. E' ora di fare qualcosa di concreto per limitare questi episodi, non se ne può più».

L'aggressione  

A maggio di quest'anno il ragazzo aveva avuto uno screzio con un suo compagno di classe durante l'ora di arte. Niente di grave apparentemente, una scaramuccia tra compagni di classe: «Sapevamo che questo compagno di classe aveva delle difficoltà, siamo stati aperti fin da subito alla riappacificazione attraverso lo psicologo scolastico. Per noi era finita lì. Non c'era rancore. Poi, qualche giorno dopo, mio figlio è andato in centro città con l'autobus, è sceso in via Cialdini e, all'altezza di corso Stamira, è stato accerchiato da dieci persone e preso a calci. Tra loro c'era anche questo ragazzo e un altro compagno di classe. Ha ricevuto dei colpi nelle parti intime ma per fortuna ha un fisico atletico ed è riuscito a divincolarsi, a scappare e a chiamarmi immediatamente per chiedere aiuto. Mi sono precipitato in pochi minuti e siamo andati in ospedale».

Nel frattempo il padre aveva lanciato l'allarme e chiamato il 112. Così sul posto si era precipitata la polizia. Come accade spesso in questi casi, però, c'era stato il fuggi fuggi generale. I medici avevano refertato il ragazzo con cinque giorni di prognosi. Dopo le accurate indagini della questura i responsabili delle aggressioni erano stati individuati e denunciati. 


Si parla di