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Polveriera, tutti gli eventi del weekend tra mostre e conferenze sulla Grande Guerra

A partire dal questo fine settimana la Polveriera conterrà ben quattro mostre sulla Storia, che resteranno aperte (a maggio anche il giovedì pomeriggio dalle 17 alle 20), fino alla chiusura del prossimo 22 maggio: la mostra permanente "Ancona nella Grande guerra", quella "Nel luogo della memoria" e due ulteriori esposizioni che saranno inaugurate giovedì 5 maggio ("Filo spinato: memoria della Grande guerra") e sabato 7 maggio ("Sommergibili in Adriatico").

Ecco il programma nel dettaglio: 

Giovedì 5 maggio, alle 17,30, si apre Filo spinato. Memorie della Grande guerra e non solo..., mostra divisa in tre "capitoli" promossa dall'Istituto Gramsci Marche. Tra i principali protagonisti delle Grande guerra, il filo spinato è stato uno straordinario strumento di inclusione ed esclusione. Il suo impiego tradisce uno dei segreti meglio custoditi dell'economia biopolitica: "ciò che si applica alle mandrie, si applica all'uomo". Durante la Prima guerra mondiale l'utilizzo del filo spinato è stato, per così dire, "puro", non accessorio, rivelando la sua "portata attivamente politica", che contribuì al bagno di sangue della Grande guerra. 

A margine della mostra, il Gramsci proporrà iniziative "fuori programma" alla Polveriera che saranno comunicate a breve.

Lo scolaresche e i gruppi amatoriali possono programmare una visita guidata telefonando allo 071.50061, oppure inviando una email a
gramsci.marche@gmail.com

Venerdì 6 maggio, ore 18. I figli del nemico. Stupri di massa nella Grande guerra, a cura dell'Istituto storia Marche 900. Conferenza di Barbara Montesi dell'Università di Urbino: dopo l’invasione tedesca del Belgio, gli stupri commessi dal nemico sulla popolazione civile diventano un tema centrale per la propaganda dell’Intesa. Anche in Italia il dibattito si concentra sui bambini che possono nascere dalle violenze nemiche, perché attorno a loro si concretizzano gli spettri del pericolo sociale, della decadenza della razza e del nemico politico. Ne è protagonista «Il popolo d’Italia» di Benito Mussolini, attraverso il quale il ginecologo Luigi Maria Bossi lancia un referendum sul diritto/dovere all’aborto per le donne stuprate dal nemico.La conferenza ricostruisce questo complesso dibattito e ne analizza l’uso politico, evidenzia le continuità tra considerazione sociale dello stupro di guerra e violenza carnale in tempo di pace, mostra la sovrapposizione simbolica tra corpo femminile e corpo della nazione nel discorso nazional-patriottico, affronta la dolorosa questione delle violenze subite delle donne italiane dopo la rotta di Caporetto.

Sabato 7 maggio, alle 18, con una conferenza di Claudio Bruschi, già sommergibilista, inauguriamo la mostra di sedici pannelli intitolata Sommergibili in Adriatico a cura dell'associazione Batasom.

Domenica 8 maggio, ore 18, è invece in programma il secondo appuntamento di Costruire la memoria, disegnare la città: Riflettori sul monumento ai caduti e altri manufatti cittadini dedicati alla memoria. Antonello Alici, docente di storia dell'architettura presso la Facoltà di ingegneria e Simone Dubrovic del Kenyon College (U.S.A.) amplieranno lo sguardo sul ricordo delle guerre mondiali nella città dorica. A tirare le fila dei due appuntamenti saranno il prof. Antonio Luccarini e Flavio Venturelli che, negli ultimi due anni, ha presentato il caso di studio di Ancona e dei suoi monumenti ai caduti in diversi convegni di studi internazionali.

Le varie mostre saranno visitabili anche nei consueti orari di apertura (sabato 17-20 e domenica 10 - 13 e 17 -20, e dal 5 al 22 maggio anche il giovedì 17-20).


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