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Canto di Natale, Luca violini recita l'opera di Dickens

Quelli che con la Voce Produzioni e Radio Arancia Network presentano Luca Violini in Canto di Natale, tratto dal racconto di Dickens. Lo spettacolo si tiene ad Osimo giovedì 28 dicembre alle 21.15 al teatro La Nuova Fenice. Ingresso: 15 euro intero e 10 euro ridotto. Prenotazioni: 320.5623974

La storia: Scrooge che ama solo una cosa nella vita: il suo denaro. Gli altri non solo non li ama, ma se può li tiene a distanza scoraggiandoli con il suo cattivo modo e le sue risposte ciniche, che a poco a poco gli hanno creato il vuoto attorno. La gente che ha intorno o lo teme o lo evita. Il suo commesso lo sopporta, perché ha una famiglia numerosa e un bambino malato, ed ha bisogno del misero stipendio che gli passa. Suon nipote invece è l’unico che non si scoraggia e continua ad invitarlo a casa, ricevendo in cambio rispostacce raggelanti. E a sentir lui, il vecchio Scrooge sta bene così, senza amici, senza affetti. Il fatto è che il vecchio Scrooge non vuole bene nessuno, neppure a se stesso. Vive in una catapecchia che schifano perfino i barboni, ed è lì che la notte di Natale, un Natale qualunque tanto lui non lo festeggia, gli appaiono tre fantasmi. Il primo è il fantasma dei Natali passati, che gli mostra quegli affetti che aveva da bambino, e che si sono persi, e gli ricorda il dolore che ha provato allora, forse si sta difendendo?
Il secondo spettro è il fantasma del Natale presente, pieno di gente che anche nella povertà e nel dolore sa aprire il cuore agli altri e trovare in loro un giorno di speranza e di gioia.
Il terzo, il Fantasma dei natali futuri, gli mostra cosa accadrà alla sua morte. I banchieri e i finanzieri suoi amici non andranno al funerale, tanto è così tirchio anche da morto da non avere lasciato disposizione per alcun rinfresco. Le persone incaricate di prepararlo per la sepoltura saranno degli estranei, e ne approfitteranno per rubargli i vestiti, ed infine le uniche persone che ha avuto vicino in vita non avranno goduto dell’aiuto e del calore che lui avrebbe potuto dargli. Il figlio del commesso, bisognoso di cure costose che la famiglia non può permettersi, sarà morto. Il nipote e la moglie compiangeranno il povero zio Sgrooge, perché anche se sgradevole e tirchio, sarà morto privando se stesso, non gli altri, del calore e dell’affetto della famiglia e del natale.
Ma per fortuna, all’alba di quella notte di incubi, i fantasmi sono spariti e niente di quel che ha visto nel futuro è ancora successo. C’è ancora tempo per tutto, per fare il bene che non ha fatto, per sorridere al mondo, per aprirsi finalmente.
Ed è esattamente quel che succederà.

 


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