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Un libro all'ora dell'aperitivo: due incontri tra letteratura e musica per San Valentino

Gli editori della Libreria delle Muse, con la collaborazione della Fondazione Teatro delle Muse, proseguono con il fitto programma di presentazioni e conferenze, ogni venerdì, nel foyer del teatro con grande successo. Il 14 febbraio gli editori rilanciano con 2 appuntamenti tra letteratura e musica.

Il primo alle ore 18 con “Viaggi da Fermo”: incontro con gli scrittori fermani Adelelmo Ruggieri e Angelo Ferracuti. Alle ore 18 verranno presentati i libri: Subito o domani. Non è la stessa cosa, Adelelmo Ruggieri (Italic Pequod) I tempi che corrono, Angelo Ferracuti (Edizioni Alegre). Introduce Valentina Conti.

Adelelmo Ruggieri vive e lavora a Fermo. Per Pequod ha pubblicato le raccolte di poesia "La città lontana" (2003), "Vieni presto domani" (2006), "Semprevivi" (2009 e 2010). Le sue prose sparse di viaggio (2007-2013) sono raccolte nei libri "Porta marina – Il poggio (peQuod 2008), "I tetti sono semplici a Sali (Capodarco Fermano Edizioni, 2012) e in questo "Subito o domani. Non è la stessa cosa". Subito o domani. Non è la stessa cosa raccoglie le prose conclusive di un Giro d’Italia in sei anni, un anno di molte salite, piccole e miti geografie, sogni e analisi, non pochi dipinti, ben poche discese, approdi provvisori e fraterni e un lungo tratto rettilineo – l’Adriatica e un punto fermo d’arrivo.

Angelo Ferracuti è scrittore e reporter, ha pubblicato i racconti di "Norvegia" (Transeuropa, 1993), i romanzi "Nafta" (Guanda, 2000), "Attenti al cane" (Guanda, 1999), "Un poco dibuono" (Rizzoli, 2002), i reportage narrativi "Le risorse umane" (Feltrinelli, 2006 – Premio "Sandro Onofri", tradotto in Spagna da Mettok), "Viaggi da Fermo" (Laterza, 2009), "Il costo della vita" (Einaudi, 2013, Premio Lo Straniero). Oggi scrive per «il manifesto», L'Indice, per la rivista Letteraria e per la casa editrice Ediesse dirige la collana "Carta bianca".

Ne I tempi che corrono l’autore raccoglie i reportage scritti sul campo negli ultimi anni, spostandosi sui treni, in corriera o a piedi, in un non comune impegno per il racconto dal vero. Racconta il mondo del lavoro con la voce dei protagonisti, quasi sempre lavoratori vittime della sopraffazione e del profitto, di cui aveva già dato prova nei suoi precedenti libri. Descrive i ritratti di alcuni intellettuali di oggi e di ieri come Fenoglio, Pasolini, Brecht, Luigi di Ruscio, il musicista Charlie Haden o il fotografo Mario Dondero, di cui è testimonianza la foto di copertina.

Il secondo appuntamento si svolgerà alle ore 20, sempre presso il foyer del Teatro delle Muse di Ancona, e poi lo stesso incontro avrà luogo a Pesaro, domenica 16 febbraio alle 18, presso il Plastic Music Dispenser di via Passeri 31. Durante l'appuntamento avranno luogo le presentazioni-concerto del libro "Cristalli retroilluminati", dodici short stories in salsa rock edito da Cattedrale e curato dai marchigiani Enrico Carletti e Massimo Canalini

Gli autori del volume sono tutti trentenni, già da anni attivi a diverso titolo nel panorama musicale del Paese, i quali nella presente occasione si confrontano (spesso per la prima volta) con la scrittura. I loro nomi sono molto noti fra il pubblico più giovane e attento: si va da Giovanni Imparato dei Chewingum all'emiliano Nicola Setti, dai bolognesi Enzo Baruffaldi e Laura Govoni, ai pesaresi Camillas (Mirco Bertuccioli, Vittorio Ondedei), dai marchigiani Enrico Carletti dei Caribean, a Francesco Fabretti dei Lettera 22, all'ottimo Stefano Calvio, fino all'anconetano Maurizio Mariscoli e l'imperdibile fuori quota Andrea Demarchi, torinese, già autore del mitico (e più volte ristampato) "Sandrino e il canto celestiale di Robert Plant". 

Per quanto riguarda l'aspetto narrativo del progetto, all'interno del volume sono presenti, sostiene Massimo Canalini, dei racconti a tratti francamente esilaranti, con vere e proprie parodie dei generi - dal mistery all'horror; narrazioni "on the road"; racconti "in presa diretta" ove ne va di Leopardi e gli Iron Maiden, "l'infinito" "a confronto" con l'hard rock anni Settanta, passando per vicende in cui il musicista, nella dinamica della piramide che si rovescia, da idolo del concerto diviene capro espiatorio passibile di messa a morte, com'è nel caso del racconto scritto dal leader dei Chewingum; senza dimenticare le pagine franche e diaristiche di Setti e Carletti; l'onierismo poetante di Bertuccioli e Ondedei, le cronache "dal vero" - fra disincanto e ironia - dei sorprendenti Baruffaldi e Govoni

Con "Cristalli retroilluminati" prosegue un percorso, già proficuamente nel tempo sperimentato dallo stesso Canalini, fra editoria e musica giovanile, narrativa d'esordio e contaminazioni musicali e rock. Basti pensare che lo stesso Canalini è l'artefice dell'esordio letterario del cantautore bolognese Claudio Lolli con il romanzo "L'inseguitore Peter H." (1984), nonché editore di quell'"Outland Rock" (1986) esordio di Pino Cacucci; e poi del "Compleanno dell'iguana" (1991) di Silvia Ballestra, così incentrato sul carisma di Iggy Pop e degli Stooges; e dopo ancora, "Jack Frusciante è uscito dal gruppo" (1994), esordio di Enrico Brizzi sotto il segno dei Red Hot Chili Peppers, passando per il successivo "Tre ragazzi immaginari", devoto ai Cure fin dal titolo, per approdare, nel 2001, a "L'altro nome del rock", vero e proprio "concept album" targato Brizzi Marzaduri. Senza dimenticare, ovviamente, il già citato "Sandrino e il canto celestiale di Robert Plant", che l'anconetana Transeuropa e Mondadori pubblicarono, in contemporanea, nel 1996.


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