Politica

Giuliani, le posizioni dei gruppi politici. Mancinelli: «Con Urbisaglia due pesi e due misure»

Il sindaco Valeria Mancinelli condanna le parole del consigliere Urbisaglia, ma non nasconde disappunto per una certa ipocrisia da lei rilevata da parte di chi oggi ne chiede le dimissioni da consigliere

Diego Urbisaglia durante il consiglio comunale

In una seduta di consiglio comunale molto accesa, il primo a parlare è stato proprio Diego Urbisaglia del Partito Democratico, sotto accusa per un post Facebook choc su Carlo Giuliani. Dopo le scuse e la ferma decisione di non dimettersi da consigliere comunale, è scattata la protesta dei centri sociali che nel frattempo avevano presenziato i lavori dell’assemblea politica fino ad interrompere i lavori chiedendo a gran voce le dimissioni di Urbisaglia al grido “Carlo Vive. Urbisaglia vattene”. Lo stesso centro sociale Asilo Politico che poi se ne  è andato quando ha preso il sindaco Valeria Mancinelli, che ha condannato le parole di Urbisaglia su Giuliani, ma ha anche spiegato di trovare insopportabile una cosa: il fatto che gli stessi esponenti politici che oggi chiedono le dimissioni del democrat, siano gli stessi che nel 2014 avevano preso parte, o comunque sostenuto l’occupazione abusiva delle ex scuole di via Ragusa per poi legittimare l’assalto alla sede del Partito Democratico successiva allo sgombero di Casa De Nialtri. Dunque il primo cittadino grida all’ipocrisia: «In casi così delicati si dovrebbe usare più misura e comunque evitare sempre di usare due pesi e due misure» ha detto la Mancinelli.

Al netto del fatto che il primo cittadino avesse paragonato un post che quasi sembra esprimere soddisfazione per la morte di un giovane ad un’occupazione, pacifica per quanto abusiva, di un immobile dimenticato, risponde indignato il consigliere Stefano Crispiani (Sel-ABC) che parla di falsità, ribadendo come quell’assalto alla sede del partito fu a suo tempo pubblicamente condannata dal suo gruppo politico. E allora tra chi non si è espresso, chi ha condannato il fatto e chi ha anche chiesto le dimissioni di Urbisaglia da consigliare comunale, c’è anche il consigliere Italo D’Angelo (La Tua Ancona) che ha parlato di parole inaccettabili «perché fanno male alla memoria di Carlo Giuliani e di chi in quell’occasione portava la divisa con onestà perché, al contrario, troppe volte ho dovuto raccogliere giovani colleghi massacrati durante l’ordine pubblico». D’Angelo non ha parlato di ipocrisia ma forse ha smascherato quella di chi, dalla curva dei centri sociali, mentre parlava, gli ha dato del “fascista” per aver osato paragonare Giuliani agli altri 23enni, quelli della Polizia i quali, ancora oggi per qualcuno sono buoni solo da morti. 

M5S e SEL-ABC: «Dimissioni da consigliere»

VALERIA MANCINELLI: Diego Urbisaglia ha sbagliato, punto, ma quello che è insopportabile, politicamente e umanamente è la strumentalizzazione di questo errore grave da parte di forze politiche, singoli, gruppi organizzati come quelli hanno invaso l’ex scuola di via Ragusa. Ricordo che quando ci fu l’occupazione di Casa De Nialtri ci furono consiglieri che parteciparono e sostennero quella occupazione che era inopportuna sul piano sociale e politico oltre che un reato. Ci furono consiglieri che espressero solidarietà quando quegli stessi esponenti aggredirono e occuparono la sede del Pd sfondando la porta e buttando per aria suppellettili co un’azione che, in altri tempi, sarebbe stata definita squadrista. Per cui penso che certi esponenti politici dovrebbero avere più misura e mai usare due pesi e due misure come in questo caso. 

ITALO D'ANGELO (La Tua Ancona). Sono colpito dalla dichiarazioni di Urbisaglia e chi lo conosce sa che, al di fuori di questo consiglio, indossa una uniforme per la quale non esiterebbe a rischiare la propria vita per salvare la vita di un altra persona, perfino di un animale. La ma esperienza di uomo in uniforme mi suggerisce che, conoscendolo, non mi sento di condannare l’uomo che ha espresso delle frase che comunque non possono essere accettate. Ricordo a Mestre quando per salvare un mio giovane collega che veniva massacrato in occasione di una manifestazione pubblica, mi lanciai verso di lui mettendo in pericolo la mia vita e rimediando 2 costole fratturate. In quegli incidenti ci furono errori da parte della Polizia di Stato per cui non ci sono scuse, ma in mezzo a quelle persone in divisa c’erano anche persone oneste mentre persone disoneste continuano ad essere in servizio. E’ una vicenda che fa male ai cari del povero Giuliani e a chi indossa una uniforme e quindi Diego, forse avresti fatto bene a non intervenire perché la tua uniforme da vigile del fuoco te lo avrebbe dovuto consigliare. 

STEFANO CRISPIANI (SEL-ABC). Penso che Urbisaglia si debba dimettere per una ragione semplice e urgente, per il tempo che stiamo vivendo: si è calato nei panni del leone da tastiera, partecipando alla diffusione dell’odio e ha parlato di "precisare la mira", "pigliare bene la mira". Qual è il gorgo dentro la testa che ti ha portato a diventare un leone da tastiera? E allora verganti! Vergognati e dimettiti. 

MOVIMENTO 5 STELLE.  E' un atto ingiustificabile e che non è consono al ruolo che ricopre , inoltre ha definito il suo gesto uno scivolone per cui sembra non rendersi conto di quanto fatto, quindi visto la carica che riveste dovrebbe trarne le dovute conseguenze e dimettersi. 

Stefano Tombolini (60100): Spero non sia solo di lezione per Urbisaglia ma per ciascuno di noi perché dobbiamo trasportare il fervore che abbaiamo sui social, fuori,  nelle strade perché abbiamo bisogno di confrontarci con le persone e abbiamo bisogno di capire quali sono i punti di vista e non li possiamo consumare dietro poche parole, dentro un tweet o un post Facebook.

DANIELE BERARDINELLI (PDL): Sarebbe troppo semplice derubricare le parole di Urbisaglia in uno scivolone perché tutto questo clamore dimostra che c’è un problema di fondo nella nazione e faccio discorso più generale partendo dalla manifestazione dei centri sociali. Ho apprezzato una protesta pacifica che non è andata oltre perché fa parte della democrazia e credo che le proteste debbano essere accettate. Ma il rischio è che si guardi il dito e non la luna. A Genova la protesta non è stata altrettanto pacifica, sia perché non ci sarebbero state vittime, sia per la lotta alla globalizzazione degenerante, non essendo servita la violenza tanto è vero che chi ha bloccato il TTP e il TTIP è stato il tanto odiato dai gruppi antagonisti di tutto il mondo Donald Trump. Una domanda dobbiamo porcela tutti. A livello comunale è invece emerso il comportamento ambiguo dei giorni scorsi del sindaco che prima opponeva un netto "No comment", poi adduceva "altri problemi di cui occuparmi. Mentre il giudizio del consigliere nel merito sulla vicenda Giuliani, il comportamento del sindaco crea dubbi che tra qualche mese saranno chiariti.

LOREDANA PISTELLI (PD):  Da parte nostra condanna totale per quelle parole forti e feroci  e, da oggi che Urbisaglia farà parte del Gruppo Misto,  le valutazioni successive competono alle sue capacità e volontà. Non ci sono scusanti e tutti noi quando facciamo dichiarazioni dobbiamo valutare bene contenuto e ripercussioni. 


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