Politica

Maggi (M5S) apre alla Mancinelli, Tombolini: «Tempistica non delle migliori»

«Gianni Maggi ha dichiarato la sua disponibilità e quella dei cinquestelle a perseguire il bene della città. Ma il bene di Ancona non sempre coincide con le scelte demagogiche di chi l’ha governata»

«Con nobiltà d’animo e di cuore il capogruppo regionale dei cinquestelle Gianni Maggi ha offerto collaborazione alla appena riconfermata sindaca renziana. Spero con altrettanta nobiltà d’animo e di cuore confermo invece tutta la mia determinazione nel servire i legittimi interessi del capoluogo. Ancona ha infatti bisogno di quella sponda istituzionale a livello parlamentare e governativo che il Pd non è più in grado di garantire. In Regione, però, non ci si può ne ci si deve dimenticare che il Pd fa il bello ed il cattivo tempo. E su Ancona purtroppo non splende quasi mai il sole. E Maggi questo lo sa benissimo». A parlare è l'ormai ex candidato sindaco del centrodestra Stefano Tombolini. 

«Ovviamente parlo delle grandi opere. Di quelle che servono ad Ancona e quindi alle Marche  ma che spesso restano sui tavoli dei progettisti o senza adeguate risorse economiche. Bene ( ma forse la tempistica non è delle migliori) ha fatto Gianni Maggi a dichiarare la sua disponibilità e quella dei cinquestelle a perseguire il bene della città. Ma il bene di Ancona non sempre coincide con le scelte demagogiche di chi l’ha governata negli ultimi venti anni e di chi appena ieri è stato riconfermato al governo di Palazzo del Popolo. Ecco, la Mancinelli deve prima di tutto chiarire l’equivoco di fondo: i soldi promessi e garantiti che a pioggia arriveranno sono sufficienti a disegnare l’Ancona del futuro, non solo quella dei prossimi cinque anni della nuova consiliatura?  I soldi vinti a destra e a manca sono sufficienti per coprire le esigenze di una città che ha perso il suo ruolo strategico di capoluogo regionale? Soltanto quando la neo sindaca renziana avrà risposto a questi due non insignificanti interrogativi sarà possibile ragionare in termini di collaborazione istituzionale nel rispetto dei ruoli che l’elettorato ha chiaramente indicato».


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