Politica

Al via nelle Marche la campagna "Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi"

Nella campagna "Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi" sono coinvolti tutti quei comitati di cittadini che subiscono da anni disagi quotidiani

ANCONA - E' iniziata anche nelle Marche la campagna dell'Italia dei Valori "Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi".

Il segretario regionale Ennio Coltrinari spiega il perché:"I livelli dei servizi nella nostra regione sono peggiorati, addirittura i treni non di lusso, che sono la grandissima maggioranza, confinati ad arrivare e a partire a oltre un chilometro dalla Stazione Termini di Roma, costringendo i viaggiatori, soprattutto anziani, a camminate faticosissime.

I treni veloci poi sono scomparsi dalla Stazione di Ancona. E' semplicemente scandaloso. Non parliamo del materiale utilizzato vecchio e sporco e con i servizi da Paese del Terzo Mondo", sottolinea ancora Coltrinari. "Personalmente ricordo Moretti negli anni '90 come collega sindacalista dei ferrovieri, lui era segretario nazionale della Filt-CGIL ed io ero segretario regionale Fit-Cisl delle Marche, le sue dure battaglie erano a favore dei più deboli e non dei privilegiati, sinceramente non lo riconosco più e le misure annunciate due giorni fa a favore del trasporto su ferro nelle Marche sembrano solo di facciata".

Nella campagna "Il biglietto di sola andata a Moretti lo paghiamo noi" sono coinvolti tutti quei comitati di cittadini che subiscono da anni disagi quotidiani.

Il segretario nazionale dell'Idv, Ignazio Messina aggiunge: "L'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, dopo le sue irrispettose dichiarazioni dovrebbe avere la decenza di dimettersi. Non è tollerabile, infatti, l'arroganza di chi pretende di continuare a mantenere intatti i suoi privilegi in un momento di estrema crisi per il Paese".