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La costellazione del gusto, ecco i cinque ristoranti stellati delle Marche 

L'appuntamento più atteso e l'attestato che riempie di orgoglio gli chef. Nelle Marche, già da tempo, Senigallia è un faro: ecco i premiati della Guida Michelin 2018

Tra le varie guide che troviamo negli scaffali delle librerie, la Michelin è considerata un po' la Bibbia. La Stella, un vanto per lo chef che vi arriva. Nelle Marche la situazione rimane stabile con due ristoranti che si fregiano delle Due Stelle e tre che potranno far valere Una Stella. Il che non è scontato. Ogni anno, siamo alla 63esima edizione, i curatori della Michelin valutano molto attentamente chef, menu, carte dei vini e locali. Tanto che – e non si tratta di lesa maestà – quest'anno ne ha fatto le spese addirittura Carlo Cracco che ha perso una Stella. Nella guida sono presenti anche ristoranti che pur non avendo Stelle vengono menzionati perché "propongono un buon pasto con prodotti di qualità" e sono contrassegnati da un piatto con posate. Completano la guida anche i Bib Gourmand, menzioni speciali per i ristoranti che propongono una cucina di qualità con un menu completo a meno di 32 euro (35 nei capoluoghi). Anche in questo caso, nelle Marche, sono cinque. Andiamoli a scoprire tra Senigallia, Ancona, sulla Riviera del Conero, a Fabriano, Loreto ma anche a Falconara.

Senigallia

Il top della regione grazie a due assi: Mauro Uliassi e Moreno Cedroni. Due Stelle a testa, tanta gavetta, innovazione e lavoro. Un vanto. La Spiaggia di Velluto si conferma oltre che meta turistica per le sue spiagge anche di grande attrattiva per gli amanti dei sapori. Alla Trattoria Vino e Cibo va, anche quest'anno, la menzione tra i Bib Gourmand mentre Il Cuoco di Bordo si aggiudica il Piatto Michelin. 

Loreto

Altra Stella – la terza su cinque – nella Provincia di Ancona è la conferma per chef Errico Recanati con il suo Andreina. Secondo gli ispettori Michelin merita la tappa per la «costante crescita gastronomica negli anni, in virtù di una cucina che rivede la tradizione - quasi esclusivamente di carne - con succulenti proposte alla brace e allo spiedo tra i secondi piatti». Ottima anche la carta dei vini. 

Ancona

Il capoluogo marchigiano non avrà Stelle ma quanto a qualità non si può discutere. Sot'aj'Archi e Al Mandracchio sono tra i Piatti. Stesso riconoscimento per Emilia, Giacchetti e il Clandestino Sushi Bar di Cedroni (ancora lui!) nella Baia di Portonovo.

Sirolo e Numana

«Prodotti di qualità e abilità dello chef: semplicemente un buon pasto», questa la dicitura sotto i Piatti Michelin. Rispondono a questi requisiti Rocco a Sirolo e la Torre a Numana. 

Falconara

Claudio Api dell'Arnia del Cuciniere non si scopre oggi. Suo l'unico Piatto Michelin della cittadina a nord del capoluogo dorico. "L'intraprendente patron – così lo definisce l'ispettore della guida - ha portato la sua cucina di mare e di terra, dove il prodotto - accuratamente selezionato - è protagonista assoluto, più che la sua elaborazione».

Fabriano

Nella Città della Carta troviamo il Piatto per il Marchese del Grillo che, oltretutto, secondo la Michelin possiede un'ottima carta dei vini. 

Le altre Stelle e gli altri Bib delle Marche

Anche qui parliamo di conferme con Emilio a Fermo e Nostrano a Pesaro. Per i Bib Gourmand completano la lista dei marchigiani l'Osteria dei Segreti di Appignano (Macerata), il Casolare dei Segreti a Treia (Macerata), La Gioconda di Cagli (Pesaro Urbino) e La Canonica a Casteldimezzo (Pesaro Urbino). 


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