Segnalazioni

Giovani ubriachi e molesti al parco, la riflessione di un lettore: «Dobbiamo sempre aspettare il fattaccio?»

Foto di repertorio

Buona sera, 

Vorrei trasmettere una mia testimonianza su cio' che ho visto mercoledì sera alle 17,30 e le 18,30 nei giardinetti del Passetto adiacenti alla scalinata che porta direttamente alla piscina dell'omonimo posto. 

Come di consueto vado quasi tutti i giorni in piscina e, scendendo le scale che da via Thaon che Revel vanno dirette al fabbricato della piscina, osservo alla mia sinistra, nel giardino con la pista di bilie, (appena ristrutturata) su di un tavolo del parchetto, una serie di bottiglie di superalcolici, ne saranno state sette, otto. Tra bicchieri di plastica e lattine di redbull, attorno al tavolo, una decina di ragazzotti che si muovevano e parlavono concitati  in una lingua tipicamente dell'est Europa. L'ora ed il luogo non erano certo da “tavolo da discoteca” ed i tipi non certo raccomandabili in una zona frequentata da bambini e mamme che accompagnavano i piccoli in piscina aper seguire i corsi di nuoto. Dico bambini perche anche mia figlia di cinque anni segue uno di quei corsi e non mi augurerei mai che né mia figlia né mia moglie, incontrino simili individui davanti a loro. Sono stato molto impressionato nel sentire, mentre scendevo, la voce di un bimbo che chiedeva alla propria mamma di lasciarlo andare a vedere la pista di bilie e sentir la pronta risposta negativa della mamma in percezione di pericolo e minaccia. Dopo aver fatto allenamento verso le 18,45, ripercorro le scale salendole, ed ho potuto constatare che gli individui stavano in quel momento lasciando il tavolo dopo aver lasciato tutte le bottiglie , barattoli e bicchieri di carta sparsi sull'erba e sul tavolo, ovviamente tutto svuotato del loro contenuto alcolico. L'allegra combriccola ha poi proseguito a piedi verso il centro. 

La mai riflessione. In tempi di aggressioni, di stupri, di branchi, mi chiedo come possano dieci energumeni, violenti e cosi alterati da alcool e chissà cos'altro, possano bere in un giardino pubblico e muoversi indisturbati in città. Mi chiedo cosa possano scatenare se un chichessia abbia loro rivolto uno sguardo o una parola a loro non gradita, mi chiedo cosa possa succedere se nelle zone dei giardinetti avessero posato la loro attenzione ad una ragazzina, ad una mamma o ad una qualsiasi signora in transito li per o dalla piscina. Dobbiamo sempre fare il belato di pecora sempre e solo dopo che le tragedie si compiano? Mai una volta che si debba prevenire o semplicemente salvaguardare il territorio impedendo che simili episodi non avvengano. Mi chiedo perché due vigili urbani a cento metri da lì, ligi ed oberati al dovere multavano veicoli in sosta e non controllassero che il “parchetto” fosse in sicurezza da delinquenti che alle cinque del pomeriggio si sconvolgessero di vodka gin e superalcolici vari potenziati con redbull e quant'altro. La stridente contrapposizione di vigili da una parte, magari inconsapevoli e gli energumeni dall'altra mi ha fatto ancora riflettere che attualmente noi cittadini indifesi non possiamo che soccombere di fronte agli atteggiamenti di questi criminali e di uno stato sempre piu' forte, autoritario e inflessibile contro i deboli e debole, lascivo e criminosamente acconsenziente di fronte a potenziali delinquenti. Sono sicuro che questa lettera non sarà minimamete presa in considerazione dalle autorità, ma che almeno porti una ulteriore testimonianza, del degrado che la nostra citta' assieme a tutte le altre citta' italiane stanno  vivendo attualmente.

Tommaso di Ancona


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