Segnalazioni

«La risposta del tampone? Sparita, non ho mai ricevuto i risultati dalla Asl»

Una segnalazione arrivata dalla lettrice Sara che lamenta una scarsa organizzazione dell'Asur nella gestione dei tamponi

«Mia madre ed io viviamo insieme e tutte e due avevamo sintomi riconducibili al Covid. Così il 9 marzo abbiamo fatto il primo tampone e la risposta è arrivata il giorno dopo con esito positivo per entrambe. Dopo dodici giorni abbiamo fatto il secondo tampone e un operatore ha chiamato mia madre il 27 per andare il 30 marzo a tamponarsi. La cosa riguardava solo lei. Gli ho spiegato che vivevamo insieme e che, visto che avrei dovuto accompagnarla, potevo farlo anche io lo stesso giorno così avremmo ottimizzato tempi e mezzi visto che lei non guida. Così l'impiegato al telefono mi ha detto che andava bene e che non ci sarebbero stati problemi. Andiamo a fare il tampone il 30 nel punto della Marina Mailitare al Piano. Quando arriviamo mi dicono che io non ero in lista e che quel test non potevano farmelo. A quel punto mi sono arrabbiata perché erano già passati venti giorni dal primo tampone, al numero dedicato della Asl non rispondeva nessuno e, soprattutto, non potevo tornare al lavoro senza un lascia passare. 
 
Sono tornata a casa arrabbiatissima e ho chiamato il mio medico che mi ha  dato le istruzioni per farmi richiedere il certificato di 21 giorni con cui sarei potuta tornare al lavoro previo tampone rapido come richiesto dal mio datore di lavoro, visto che sono assunta in un centro commerciale.
Vado in farmacia, faccio il tampone che risulta negativo e nel frattempo mi chiama la Asl che mi dice che c'è stato un errore e che dobbiamo andare sia io che mia madre al punto della Montagnola per fare il tampone. Nel frattempo mi richiama anche l'operatrice Asl a cui avevo richiesto il certificato che mi dice di aspettare l'esito del tampone per rilasciarmi il foglio di guarigione. Vado alla Montagnola e ancora una volta non risultavo nella lista d'attesa. A forza di insistere sono riuscita a farmi fare questo benedetto tampone e il giorno dopo mi sono arrabbiata per ottenere il certificato di 21 giorni. Nel frattempo l'esito di quest'ultimo tampone è arrivata solo a mia madre, la mia non si è mai saputo che fine abbia fatto. Ho mandato centinaia di mail, tantissime chiamate senza mai una risposta. Tanta confusione per non aver mai ricevuto una risposta».


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