Calcio

Maxi squalifica del "Diana", Osimana in ginocchio. Il sindaco: «Sentenza troppo dura, società a rischio»

Chiusura per un anno e mezzo del campo “Diana”, Osimana con partite in campo neutro per tutta la stagione in corso. Il commento del sindaco Simone Pugnaloni

OSIMO - Chiusura per un anno e mezzo del campo “Diana”, Osimana con partite in campo neutro per tutta la stagione in corso. Il provvedimento del giudice sportivo dopo il lancio di bevande e urina, partito dal settore dei tifosi giallorossi verso l'arbitro durante il match di ritorno contro l'Atletico BMG (Coppa Italia Dilettanti) ha scosso l'intero sport cittadino. Sentenza dura, ma troppo, secondo il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni: «Come Primo cittadino e tifoso del glorioso club giallorosso, pur condannando con fermezza qualsivoglia azione di violenza sportiva che fosse accertata, devo però al contempo rilevare che la sanzione comminata appare decisamente sproporzionata e ingiustamente afflittiva- ha commentato Pugnaloni- chiaro che se qualcuno ha sbagliato deve rispondere delle proprie azioni, ma è del tutto evidente che con una simile sanzione è a rischio l’esistenza stessa della società sportiva con conseguente danno alla nostra comunità cittadina. Confido pertanto che in sede di ricorso la Giustizia sportiva possa riformare e certamente mitigare la pesante sanzione comminata. La comunità sportiva e la tifoseria della nostra città non è certamente quella descritta dal giudice sportivo».

L'arbitro, secondo il referto, è stato colpito anche da bicchieri di plastica pieni e vuoti, da una lattina e da una moneta, e persino da un sasso che gli ha provocato un evidente ematoma alla testa. Sul terreno di gara sono stati inoltre lanciati anche dei fumogeni spenti, ed introdotta attraverso la rete di recinzione un’asta di una bandiera diretta verso il rettangolo di gioco con l’intenzione di far inciampare l’arbitro.


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